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Hermanitos | ||
Vita e politica di strada tra i giovani latinos in Italia | ||
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pp. 205 | ||
€ 18,00 | ||
isbn 978-88-95366-04-3 | ||
Il libro Un fantasma si aggira per l'Italia: il fantasma delle bande. A Genova, a Milano e in altre città, i giovani migranti latinos, spesso senza documenti e con la pelle morena, sono divenuti il capro espiatorio del panico e dell'allarme sicuritario. Di loro e per loro hanno parlato stampa, televisioni, esperti, funzionari di polizia e magistrati, riducendo così il fenomeno a una semplice questione di ordine pubblico. Il libro racconta il viaggio di un collettivo di sociologi dentro le organizzazioni della strada - così le chiamano le ragazze e i ragazzi protagonisti di queste esperienze - e traccia i contorni di un mondo fatto di identità diasporiche e pratiche transnazionali, di comunità virtuali, di conflitti e rivendicazioni di rispetto, di violenze subite e di violenze agite, di solidarietà materiale e di fratellanza. Hermanitos (fratelli appunto), banditi in quanto messi al bando, ma non subalterni, anzi alla ricerca di un'affermazione di dignità collettiva nella sfera pubblica. La ricerca-azione ha permesso da un lato di interrompere la spirale di violenze fra i gruppi, dall'altro di rendere visibili questi territori delle culture giovanili riassegnando parola e capacità di voce ai soggetti. Il percorso di emersione e riconoscimento delle organizzazioni della strada, avviato con successo a Barcellona, proseguito a Genova, oggi in corso a Milano, Madrid, Quito, pone così la sfida di una nuova cittadinanza e di un nuovo protagonismo sociale per i figli dell'immigrazione. I curatori Massimo Cannarella, ricercatore nel progetto europeo Transational Research on European Second Generation Youths (Tresegy), presso il Dipartimento di scienze antropologiche, Università di Genova. Francesca Lagomarsino, sociologa e assegnista di ricerca presso il Dipartimento di scienze antropologiche, Università di Genova. Luca Queirolo Palmas, ricercatore e docente di Sociologia delle Migrazioni, coordinatore scientifico del progetto europeo Tresegy, Dipartimento di scienze antropologiche, Università di Genova. |
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