la serenità
la pace
la tranquillità
permangono in me
in un mondo caotico che lotta per sopravvivere a se' stesso
io ci sono
in una dimensione alternativa
non dichiarata
non considerata
il mondo non arriva a toccarmi
io non sono tanto brava ad afferrarlo
starò vivendo?
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2 commenti:
Bè, sulla serenità non discuto, lì l'esperta sei te (pessima, lo so, non sono riuscito a controllarmi), ma in genere quando si parla di molta pace, si parla di una persona morta (pace eterna). Questo potrebbe rispondere all'ultima domanda, ma anche no. Un bacio
più che ad una persona morta io penso ad una persona chiusa in una bolla di sapone, sensazione che spesso provo, anzi, provavo perchè queste righe le ho scritte un po' di tempo fa'.spesso si tende ad aver una visione del mondo distaccata e lontana, molto critica ma non partecipata in cui si osserva il punto di vista ed il ruolo di ogni cosa perdendo di vista la prospettiva da cui si sta osservando, ovvero noi stessi.e così facendo si perde l'identità, perchè alla fine sono le piccole e grandi scelte quotidiane che costruiscono una persona e la rendono partecipe alla sua vita e nella misura in cui coinvolgono chi le sta attorno (perchè quasi mai i problemi che dobbiamo affrontare sono solo i nostri)attraggono anche gli altri nella propria.
beh..la soluzione che propongo e che cerco di attuare è smetterla di osservare la vita ma agire in prima persona nel modo che sembra più giusto. smetterla in assoluto di pensare ai giudizi altrui ed esser se stessi sempre.iniziare a fare che poi il resto vien da se'...ed ecco la bolla scoppiare! un bacione matte!
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